controllo caldaia 2020 perché farla?

Controllo caldaia: quando e perché farlo

Con l’inverno ormai giunto da tempo, preservarsi dal freddo diventa una condizione necessaria. Almeno tra le mura delle nostre case. Ad aiutarci a realizzare questo proposito ci pensa l’impianto di riscaldamento.

Ma quando e perché diventa assolutamente necessario fare un controllo della caldaia? Qui troverai tutte le informazioni utili e le scadenze da tenere in considerazione per rispondere a questa domanda!

Controllo caldaia: perché è così importante?

Partiamo da un semplice presupposto: controllare la caldaia, regolarmente nel tempo, assicura la condizione necessaria affinché il riscaldamento che ci offre sia sempre efficiente.

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Inoltre, è un requisito essenziale per contenere i costi della bolletta, garantendoci maggiore sicurezza. Essere al sicuro da eventuali incidenti, come incendi e fughe di gas, non è un risvolto da sottovalutare.

Ultimo, ma non meno importante, bisogna tener presente che non rispettare gli obblighi di legge, per la manutenzione, ti espone a sanzioni dai 500 ai 3.000 euro.

Una spesa evitabile, non credi?

Controllo caldaia: la normativa 

La normativa su cui si basa il controllo, per il rilascio del bollino blu della caldaia, si focalizza sul Decreto Legislativo n. 192 del 19 agosto 2005, integrato successivamente dal Comunicato del Consiglio dei Ministri n.69 del 2013 in linea con la direttiva europea n 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia.

In più, gli impianti di climatizzazione e di produzione dell’acqua calda consumano più dell’80% dell’energia domestica: una percentuale spaventosamente alta che ha un notevole impatto sull’ambiente.

Rinnovare periodicamente il bollino blu della caldaia, deve essere premura del proprietario, l’amministratore o l’inquilino dell’appartamento.

La conseguenza, altrimenti, è la multa sopracitata, come disposto dall’articolo 15 del D.l .192/2005 ognuna con le modalità della Regione in cui vive.

I controlli di verifica sono commissionati dalla Società di Distribuzione di Energia Elettrica ai Comuni per verificare che la norma da parte dei proprietari e dei tecnici venga effettivamente rispettata; solitamente, una lettera avvisa con circa 20 giorni di anticipo quando sarà svolta la verifica.

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Controllo caldaia: fumi e manutenzione

La manutenzione ordinaria della caldaia, come misura preventiva, spetta a chi occupa l’immobile e deve essere affidata a professionisti qualificati. 

Le mansioni a cui questi tecnici devono sottoporsi sono: la valutazione della ventilazione dell’ambiente in cui è installata la caldaia, la pulizia del bruciatore e dello scambiatore, la verifica del corretto funzionamento dei dispositivi di sicurezza, comando e regolazione (compresi tutti gli altri i componenti dell’apparecchio).

In più, il libretto d’impianto dovrà essere aggiornato e possederlo è obbligatorio.

La verifica dei fumi, traducibile nel controllo dell’efficienza energetica (anch’esso a carico dell’inquilino), serve poi a stabilire che la tua caldaia funzioni in modo corretto e non inquini eccessivamente.

Controllo caldaia: quando farlo?

La periodicità con cui diventa necessario fare i controlli, oscilla tra i 12 e i 48 mesi, in base alla capacità dell’impianto e del combustibile che utilizza. Riassumendo, secondo la normativa vigente, i controlli si effettuano:

  • ogni quattro anni dopo la prima accensione, per quelli a gas metano o GPL;
  • ogni 2 anni, per gli impianti termici a combustibile liquido o solido con potenza tra i 10 e 100 Kw;
  • ogni anno, per le caldaie che superano i 100Kw.

Non bisogna, però, confondere  la manutenzione periodica e ordinaria con il controllo utile al rilascio del Bollino; la prima dà la possibilità di prevenire eventuali guasti alla caldaia e verificarne lo stato, la seconda, al contrario, è un obbligo per legge.

Ricorda di affidarti sempre ad un tecnico professionista al fine assicurarti una manutenzione corretta e a norma.